martedì 29 aprile 2014

Geometria analitica: l'equazione della retta passante dall'origine

Osserva la funzione f(x)=mx, con m che varia da -10 a +10. m è il coefficiente angolare (è la k della legge della proporzionalità diretta) e descrive l'angolo formato dalla retta con l'asse delle x.

http://www.geogebratube.org/student/m99714

 Qui l'embedding dell'applet:

Esercizi per gli esami: la 1^a legge di Ohm

Vai al link indicato sotto e segui le istruzioni.
Poi prepara una tabella con i valori di G in volt e la corrente I in ampere e costruisci il grafico.
Cosa ottieni? Come sono tra loro la tensione e la corrente?
Esegui un secondo esperimento. Lascia G costante (12 volt). Varia R, da 2 a 10 ohm; ogni volta misura la corrente I. Indica con x la resistenza e con y la corrente. Costruisci tabella e grafico. Cosa trovi?
http://bredainrete.blogspot.it/2013/05/esercizi-con-i-circuiti-applet.html

lunedì 28 aprile 2014

1A- Esperimenti con l'acqua

Cosa succede a una bottiglietta di plastica piena d'acqua se la mettiamo nel congelatore e la lasciamo qualche ora?



La bottiglia appare deformata, gonfia (quella dell'esperimento era anche crepata).
L'acqua diventando ghiaccio aumenta di volume.

martedì 15 aprile 2014

1A- Primo premio al Concorso "Do the right thing, save the forest!"

La 1A ha vinto il primo premio!

Guarda  http://www.forestintheworld.org/biscotti/

Per quanto riguarda la categoria scuole medie, il primo premio è di 500 € in prodotti offerti da Leroy Merlin. Non vediamo l'ora avere materiale per il nostro orto didattico!




Il cervello

da Superquark (in HD):
http://www.youtube.com/watch?v=t6-tOPUgBx0

15'33'' danni
15'58'' neuroni
20' sviluppo cervello progenitori
27'20'' istinti e passioni
32' reazioni emotive
57' corteccia, connessioni
1h 03' sinapsi eccitazione inibizione
1h 06' sogno
1h 30' ricordi

Il cervello e la droga (in HD):
http://www.youtube.com/watch?v=AwhrivV44nI

Effetti di droga e alcol: 
http://www.youtube.com/watch?v=vS15LPug1Zg

Scienziati della droga - cannabis parte 1 
http://www.youtube.com/watch?v=XfeUJgKIpIY

Scienziati della droga - droghe chimiche
http://www.youtube.com/watch?v=Vx8jJo42RTY


martedì 8 aprile 2014

Analisi sensoriale 2

L'analisi sensoriale è un metodo scientifico usato per risvegliare, misurare , analizzare e interpretare le impressioni sui prodotti che derivano dalla percezione tramite i sensi della vista, dell'olfatto, del tatto, del gusto e dell'udito.
Con l’analisi sensoriale si chiede di esprimere dei giudizi su quanto si percepisce di un certo prodotto. Noi abbiamo analizzato 4 cultivar di mele.

Il successo di una cultivar dipende da una serie di fattori ed è molto interessante capire perché. I produttori lo sanno molto bene e si investe parecchio in analisi chimico-fisiche sul prodotto e analisi sensoriale per capire i gusti dei consumatori. Un insieme complesso di dati che richiede il contributo di agronomi, chimici, fisici, statistici, legali.
La mela verde Granny Ramsey Smith, nota comunemente come Granny Smith (nonna Smith), è originaria dell'Australia, dove fu scoperta da Maria Ann Ramsey Sherwood Smith (1799-1870). Si tratta di un ibrido nato in natura del melo selvatico col melo, propagato poi dalla Smith che pare ne trovò un esemplare nel suo giardino.
Si diffuse rapidamente in Nuova Zelanda, poi nel Regno Unito (1935) e più recentemente (1972) negli USA. E' una mela nota per via della sua buccia lucida e di colore verde brillante e per il suo gusto spiccatamente acidulo, poco zuccherino. La polpa è compatta e succosa, croccante, particolarmente adatta alla cottura.

Guarda qui e clicca su una mela per vederne le caratteristiche.

Agli assaggiatori si chiede di compilare una scheda assegnando dei punteggi a determinate caratteristiche (noi ne abbiamo indicate sei). Si può così mettere in evidenza il livello di gradimento di ogni prodotto per l’aspetto visivo, olfattivo e gustolfattivo. Abbiamo annusato, percepito suoni (il "croc" del morso), assaporato, percepito sensazioni tattili (polpa croccante o farinosa, rilevamento del succo): un insieme molto complesso di sensazioni che determinano il nostro punteggio. Costruiremo poi il diagramma radar o a ragnatela con i dati sulle mele.

Altre info sulle mele e la storia di Giovannino Semedimela.

Gusto e genetica - PTC test

Il gusto è il fattore che maggiormente influenza la scelta dei cibi.
 In ogni individuo, la percezione dei quattro sapori fondamentali (aspro, salato, dolce, amaro) è legata anche a fattori genetici.
In genere esiste una preferenza per il dolce e un’avversione per l’amaro.
Non tutte le persone sono in grado di percepire l’amaro. È stato dimostrato che l’incapacità di percepire l’amaro varia da popolazione a popolazione.

Per scoprire se si è sensibili all’amaro basta un semplice test, che si effettua con delle cartine che contengono delle concentrazioni note di una sostanza amara chiamata PTC. Si prende una cartina e la si appoggia sulla parte anteriore della lingua. A seconda di quanto si percepisce l’amaro è possibile distinguere tre gruppi di individui: taster, medium taster, non taster.


Taster: hanno una percezione molto elevata e che in genere allontanano subito la cartina spesso con repulsione; non amano cavoli, broccoli, cavoletti di Bruxelles, rape, cibi o bevande contenenti caffeina, chinino, isoumuloni (amaro della birra), naringina (pompelmi). Sono inoltre più sensibili alla percezione del piccante e del grasso (distinguono meglio rispetto ai non taster tra insalate con il 40% e il 10% di grassi) per una maggiore presenza di terminazioni del nervo trigemino sulla lingua e nel cavo orale.

Non taster: non percepiscono per nulla l’amaro; caratteristiche opposte ai taster

Medium taster:  percepiscono poco;   caratteristiche intermedie

Questa diversa capacità percettiva è un tipico carattere genetico ereditario.
Oggi sappiamo che altri fattori determinano le scelte dei vari cibi e che l'olfatto, così come la vista e l'udito, giocano un ruolo importante. Altri fattori determinanti sono l’età, il sesso, l’etnia, la cultura, il carattere.

PERCHE’ QUESTA DIVERSITA’ GENETICA?
La diversità genetica legata ai sensi come quello del gusto si è sviluppata in passato per garantire la sopravvivenza e l’adattamento degli uomini primitivi, i quali dovevano essere in grado di selezionare il cibo da una varietà ampia di fonti naturali. Il gusto dolce è riconosciuto come sensazione appetibile, mentre l’amaro è chiaramente collegato al rifiuto del cibo. E’ ragionevole ipotizzare che l’identificazione del gusto dolce si sia sviluppata per accettare gli zuccheri, visto che il glucosio è la principale fonte d’energia del corpo, e per l’accumulo di grasso. Il gusto amaro invece previene l’ingestione di molti composti tossici, principalmente d’origine vegetale.

E OGGI?
Al giorno d’oggi il gusto non è più legato ad esigenze di sopravvivenza, ma rimane un potente fattore determinante per la selezione del cibo ed è messo al primo posto dai consumatori come loro prima ragione di scelta di un alimento. Inoltre, in una società moderna in cui la sedentarietà tende a prendere il sopravvento sull’attività fisica, il gusto dolce, e quindi il recettore che ne media la sua percezione, le molecole ed i meccanismi associati, potrebbero essere collegati ad una eccessiva assunzione di zuccheri che potrebbe avere ripercussioni sullo stato di salute della persona, come nel caso del diabete e dell’obesità.

LA PERCEZIONE DELL’AMARO 
Gli studi sulla genetica del gusto iniziarono casualmente nel 1931 nel laboratorio del chimico britannico A. F. Fox. Un giorno, durante un esperimento per sintetizzare il composto PTC, una sostanza di sapore amaro, avvenne un’esplosione che disperse la sostanza nell’aria.
Alcuni colleghi presenti percepirono un forte sapore amaro mentre Fox non percepì assolutamente nulla. A questa prima osservazione sono seguiti diversi studi che hanno dimostrato che l’incapacità di percepire il PTC varia da popolazione a popolazione. I composti amari più noti ed utilizzati nella ricerca come sostanze di riferimento nei test gustativi sono la chinina, la naringina e la caffeina. Tale caratteristica influenza le nostre abitudini alimentari e ci induce a preferire o eliminare dalla dieta determinati cibi. L'amaro è percepito come un avvertimento contro gli alimenti pericolosi, come indicazione della presenza di veleno o di cibi alterati. 

GENETICA DEL GUSTO AMARO
Questa diversa capacità percettiva è un tipico carattere genetico ereditario ed è dovuta a un gene chiamato TAS2R38. Uno studio dimostra che anche tra i nostri progenitori esistevano due gruppi di persone: quelle capaci di percepire l’amaro e quelli insensibili a questa sostanza. La presenza di individui portatori del gene che li rende insensibili all’amaro, anche dopo 48.000 anni di evoluzione, suggerisce il fatto che questo tratto genetico si sia conservato per un qualche vantaggio dei portatori. L’abilità di percepire le sostanze amare rappresenta una difesa contro le tossine vegetali e i veleni spesso contenuti in piante dal sapore amaro. D’altra parte, la capacità di mangiare anche cibi amari sembra essere importante, viste le proprietà medicinali di alcuni cibi amari.

Il nostro test ha rivelato che in classe c'è il 60% di taster e il 40% di non taster.

Analisi sensoriale 1

Oggi gli "assaggiatori" sono stati guidati dai compagni nel test sensoriale sulle mele.
Cultivar di mele scelti: Granny Smith, Renetta, Morgenduft (ma ho il sospetto che si trattasse invece di una Fuji...), Pinova.
Renetta

Fuji

Granny Smith

Morgenduft

Pinova

Poi si è passati al cioccolato.
Campioni assaggiati: fondente 70% Repubblica Dominicana; fondente 70% Ecuador; Lindor; Gianduja Novi.





Dei vari campioni abbiamo valutato prima l’aspetto, poi ciò che percepiamo annusando, il gusto, la texture (astringenza, durezza, scioglievolezza). A contatto con il calore delle dita si ammorbidisce più o meno in fretta. Spezzando il cioccolato si deve sentire uno schiocco. A breve i risultati del test.