giovedì 30 gennaio 2014

Stranezze dell'amore tra lumache

I Gasteropodi sono ermafroditi (il termine ermafrodita deriva da Ermafrodito, il figlio di Ermes e Afrodite, personaggio della mitologia greca che aveva tratti fisici di entrambi i sessi; qui intendiamo un individuo di una determinata specie che può produrre sia i gameti maschili sia quelli femminili): l'apertura genitale maschile è situata nel collo, immediatamente dietro il tentacolo sinistro o destro; l'orifizio genitale femminile è situato in posizione più arretrata.

Immagine INDIRE
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Possiedono un complesso apparato riproduttore che consente l'accoppiamento, la fecondazione interna e la deposizione di uova all'interno di involucri protettivi.
La chiocciola è un’ermafrodita insufficiente, cioè possiede sia l’apparato maschile che femminile ma per la riproduzione necessita dell'intervento di un suo consimile. Quindi i due individui durante l’accoppiamento fecondano e rimangono fecondati contemporaneamente.
Alcune lumache creano "dardi d'amore" (gypsobelum): sono frecce affilate, calcaree o chitinose. Sono prodotti soltanto da animali sessualmente maturi, e sono utilizzati durante il corteggiamento. Il "dardo d'amore" è abbastanza grande rispetto alle dimensioni dell'animale.

Il trattino che indica la scala misura 0,5 mm
Prima di accoppiarsi, ciascuna delle due chiocciole (o lumache ) sparano una o più dardi nell'altra lumaca. Non vi è alcun organo di ricevere il dardo: questa azione è più simile ad un accoltellamento.
Il dardo non vola attraverso l'aria per raggiungere il suo obiettivo. Non si tratta di un organo per trasferire spermatozoi. Lo scambio di sperma tra le due lumache di terra avverrà dopo.
Sembra che l'uso del dardo favorisca l'esito riproduttivo per la lumaca che è in grado di presentare un dardo al suo partner perché il muco sul dardo introdurrebbe una sostanza ormonale che aumenta la sopravvivenza degli spermatozoi.

Accoppiamento tra lumache (foto Wikipedia - user: rupp.de)
Qui c'è un video (non accelerato!) del corteggiamento di una lumaca, realizzato da studiosi tedeschi. L'organo che si vede estroflesso è il corno stimolatore (sarcobellum). Dopo che entrambi i partner sporgono loro sarcobella, c'è un breve periodo di pace, e poi c'è un periodo spettacolare di affondi nei confronti del partner con ganasce estese pronto a mordere. Le due lumache agitano velocemente le code. Solo dopo questo lungo rituale si ha l'accoppiamento. Di seguito, sullo stesso sito, ci sono i video.


Domani tutti al Museo!

Altre immagini per capire meglio alcuni Invertebrati.
Celenterati

Meduse (INDIRE)
Echinodermi
Dermascheletro: ben visibili i tubercoli(FOTO CORSO A)
Dermascheletro: apertura inferiore (FOTO CORSO A)




2-Aculeo; 4- Pedicelli ambulacrali
Artropodi: i Ragni
Com'è fatto un ragno

I Ragni sono artropodi provvisti di cheliceri e hanno il corpo suddiviso in due segmenti, cefalotorace e addome. Le zampe sono otto. I cheliceri sono dotati da denti aguzzi composti di chitina. Sono usati per afferrare il cibo e sono cavi all'interno: contengono ghiandole velenifere per iniettare tossine nella preda. Alla base dei cheliceri vi è l'apparato succhiatore ricoperto da una serie di setole utilizzate per filtrare dalla preda i liquidi da ingerire. L'intestino è così stretto che i ragni non possono mangiare materiale solido,  e devono rendere liquido il cibo con enzimi digestivi e triturarlo con l'apparato masticatorio.

L'addome dei ragni ha da una a quattro (di norma sono tre) paia di filiere che emettono seta. E' la ghiandola sericigena che produce la seta. Nella fase iniziale di produzione è un liquido che non indurisce subito per esposizione all'aria e ciò consente ai ragni di intrecciarla. Una volta completata la filatura, la seta resiste alla trazione come il nylon ed altri materiali biologici come chitina, cellulosa e collagene, ma è molto più elastica.
La maggior parte dei ragni ha quattro paia di occhi nella parte frontale del cefalotorace, posizionati in schemi che variano da una famiglia all'altra.

Coralli
Gli Antozoi, più comunemente noti come coralli, sono una classe di animali del phylum degli Cnidaria. Consistono di piccoli polipi radunati tipicamente in colonie di molti individui. Il gruppo include gli animali costruttori delle barriere coralline, che producendo carbonato di calcio formano il tipico scheletro calcareo.
Di forma e di dimensione variabili, sono sparsi nelle acque costiere tropicali in cui formano i cosiddetti trottoir (come nel Mar Rosso), atolli (nelle isole polinesiane) o barriere (inAustralia, con la Grande Barriera Corallina). Queste colonie sopportano poco sia le alte temperature che l'inquinamento.

martedì 28 gennaio 2014

Parità: Myam Mahmoud

Myam Mahmoud è una giovane artista dal Cairo.
La sua musica sfida le opinioni comuni della società riguardo le donne, compresi i punti di vista delle donne stesse. Il suo è un femminismo hip hop in contrasto con la visione misogina dell'hip hop americano.
Mahmoud ha detto che a volte le ragazze le scrivono dei loro problemi perché lei dia loro una voce. "Molte ragazze vogliono dire ciò che io rappo, ma non possono per molte ragioni. Io parlo per loro." Uno dei maggiori problemi per le donne egiziane sono le molestie sessuali. Un rapporto delle Nazioni Unite (aprile 2013) dice che il problema ha raggiunto "livelli senza precedenti ", con il 99,3% delle donne nel paese sottoposte a molestie di questo tipo.
"Non c'è una sola donna in Egitto, che non sia stata molestata, indipendentemente dal suo aspetto", ha detto Mahmoud. Parte del problema, secondo la cantante, sono le le donne stesse che non ne parlano. "Alcuni di noi ritengono che la risposta alle molestie è coprirsi, e se la ragazza è nascosta che non sarà aggredita", dice una sua canzone.
In Egitto sono state portate aventi iniziative per contrastare il problema. Per contro, esponenti religiosi conservatori accusano le donne, dicendo che invitano alle molestie e agli abusi sessuali. Mahmoud ha ricevuto una marea di messaggi negativi dopo la sua performance in TV, all'X-Factor egiziano, dove ha rappato con il velo: ma lei ha respinto le critiche,"Il velo non è mai stato un problema per me, perché è una mia scelta personale" ha detto.


Il testo della canzone "Le ragazze"

The Girls
Girls in our society are divided

Into those who wear the niqab,
those who wear the veil

And those who are in between

There are a lot of cases that depend on the girl

How she dresses, and how she looks

But this is not the rule
How can you judge me, by my hair or by my veil?

If one day you look at me, I am not going to be the one

Hiding her, my embarrassment

You catcall and you harass

Thinking this is right not wrong 

Even if these are words

This is not the kind of treatment

These are stones

It is not her clothing that is inappropriate or wrong

It’s this way of thinking which is

Sometimes the clothing is too much 

But you are the one to blame

One look could hurt

And it is not right of you to be staring

You deserve to be slapped twice on the face 

Femininity in Egypt is divided into two parts

There is a difference between what men and women
 consider

And both are wrong
Who said that femininity is about dresses

Femininity is about intelligence and intellect

It is also about the way she was raised

And her religiosity
 Girls have lost confidence in themselves 

Now she puts in makeup

And dresses in different colors on top of each other

The problem is not with the girl
The problem is with the society that influences the girl
e very second
If you ask girls if they have good taste in dressing

They will say yes we have
But our lives cannot be described

Our lives have become very materialistic
And everyone wants something that would endure

You get what you pay for

The expensive things are better than the cheap.

Le ragazze
Ragazze che nella nostra società si dividono
Tra quelle che indossano il niqab, quelle che indossano il velo
E quelle che sono in mezzo
Ci sono molti casi che dipendono dalla ragazza
Come si veste e come appare
Ma questa non è la regola
Come si può giudicare me, per i capelli o per il mio velo?
Se un giorno tu mi guardassi, io non ho intenzione di essere quello
Nascondere lei, il mio imbarazzo
Tu fischi e molesti
Pensare questo è giusto, non sbagliato
Anche se queste sono parole
Questo non è il tipo di trattamento
Queste sono pietre
Non è il suo abbigliamento che è inadeguato o sbagliato, lo è questo modo di pensare
Talvolta l'abbigliamento è esagerato
Ma tu sei quello da biasimare
Uno sguardo potrebbe ferire
E non è giusto che tu (mi) guardi così
Meriti di essere schiaffeggiato due volte sul viso
La femminilità in Egitto è diviso in due parti
C'è una differenza tra quello che gli uomini e le donne ritengono
Ed entrambi sono sbagliati
Chi ha detto che la femminilità riguardi gli abiti
La femminilità è intelligenza e intelletto riguarda anche del modo in cui è stata allevata
E la sua religiosità
Le ragazze hanno perso la fiducia in se stesse
Ora lei si trucca
E mette abiti in diversi colori su uno sopra l'altro
Il problema non è della ragazza
Il problema è della società che influenza la ragazza ogni secondo
Se chiedete le ragazze se hanno il buon gusto nel vestire
Diranno sì, ne abbiamo
Ma la nostra vita non può essere descritta
Le nostre vite sono diventate molto materialiste
E tutti vogliono qualcosa che possa durare
Si ottiene quello che si paga
Le cose costose sono migliori di quelle a buon mercato.


venerdì 24 gennaio 2014

L'evoluzione e l'origine dell'uomo

1- Cominciamo con i protagonisti: Darwin e co, dal viaggio del Beagle al dibattito con il vescovo Wilberforce.

2- La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto". Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti… o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell'organismo e da quella delle condizioni (Charles Darwin, L'origine delle specie, 1859): la teoria dell'evoluzione.

3-Fotostoria di Homo sapiens: la Rift Valley, il confronto con scimpanzè e gorilla, i fossili.

4- Chi siamo e da dove veniamo: la famiglia ominide fa la sua comparsa in un luogo imprecisato del continente africano intorno a 6-7 milioni di anni fa. La specie Homo muove i suoi primi passi, sempre in Africa, molto tempo dopo, fra 160 e 200mila anni fa. Circa 50mila anni fa compaiono sepolture rituali e arte rupestre. Con la “rivoluzione paleolitica” nasce la mente umana. All’incirca dai 45mila ai 34mila anni fa emergono capacità cognitive inedite e incommensurabili rispetto a quelle degli altri primati. I comportamenti sociali raggiungono livelli complessi. 
Cosa può avere innescato questa esplosione di creatività, di mobilità, di immaginazione e di spiritualità?

5- Il grande balzo in avanti di Homo sapiens. L’Homo sapiens possedeva già centomila anni prima il corredo anatomico, neurale e comportamentale necessario alla comparsa di capacità cognitive nuove e non confrontabili rispetto a quelle degli altri Primati (e che porteranno alla diversità culturale e all'arte): perché ha aspettato tanto? Perché l’avvicinamento alla produzione simbolica, all’arte, alla spiritualità e alla diversità culturale non è stato graduale? Non c’è stata la comparsa di strutture che non fossero già presenti nelle scimmie antropomorfe: è stata solo una questione di organizzazione e di connessione fra le parti.


mercoledì 22 gennaio 2014

Molluschi (Gasteropodi)


Il Cono killer



Cefalopodi (lunghissimo, guardare i primi minuti sulla seppia)

Meduse (National Aquarium, Baltimore, MD)


Calamari giganti

Vermi (Lombrichi)

martedì 14 gennaio 2014

2014 International Youth Summit

Jing Jing e Andrea sono stati selezionati con il loro lavoro sull'inquinamento da mozziconi di sigaretta! La loro squadra si chiama Thinkers against Filters.
 

Be the Solution to Plastic Ocean Pollution! Join us at the Ocean Institute March 22 and 23, 2014 for the International Youth Summit. Two days of training and fun for students and teachers who want to be the solution to plastic ocean pollution.

Segui su Facebook:
https://www.facebook.com/Algalita
http://2014.algalitayouthsummit.org/



Guarda l'album dell'edizione 2011.

Cos’è Algalita Marine Research Institute
Nel 1997, il Capitano Charles Moore, fondatore di Algalita, fa una scoperta che potrebbe cambiare radicalmente il corso della sua Fondazione, nonché il futuro della conservazione marina.
Durante una navigazione dalle Hawaii a Los Angeles, il capitano Moore attraversa il centro della North Pacific Gyre o Vortice subtropicale del Nord Pacifico, una corrente oceanica localizzata tra l'equatore e il 50° di latitudine Nord. Lì, nelle acque tranquille di superficie, Moore rileva una quantità allarmante di rifiuti di plastica. Da questa scoperta, Algalita ha condotto ampie ricerche sul Great Pacific Garbage Patch o isola di spazzatura del Pacifico, come è stata popolarmente definito dai media. Valutazioni ottenute indipendentemente da Algalita e dalla Marina degli Stati Uniti stimano l'ammontare complessivo della sola plastica dell'area in un totale di 3 milioni di tonnellate.
Questo inquinamento mette in pericolo innumerevoli specie di fauna marina, che ingerisce la plastica o ne viene intrappolato. Algalita sta ora conducendo studi per determinare la capacità delle plastiche di trasportare e concentrare gli inquinanti nella catena alimentare.

Chi è Charles Moore
E’ il presidente di Algalita. Nel film Trashed, proiettato anche Sesto al cinema Rondinella, viene intervistato da Jeremy Irons proprio sull'isola di plastica del Pacifico. Feltrinelli ha tradotto L'oceano di plastica, un testo divulgativo di Moore sull’argomento. Lo trovi in Biblioteca Centrale.

La conferenza del capitano Moore al TED:
http://www.ted.com/talks/capt_charles_moore_on_the_seas_of_plastic.html 
Il trailer del film:
http://www.trashedfilm.com/





Ancora sulla parità

Un altro video sul tema.
Le biografie di Natalie Portman e di Belen.

lunedì 6 gennaio 2014

Malala Yousafzai


Dopo il premio Nobel sfuggitole per pochi voti, la giovane attivista pachistana Malala Yousafzai ha ricevuto lo scorso novembre il premio Sakharoz per la libertà di pensiero, riconoscimento assegnato dall’Unione europea. Il premio le è stato consegnato dal presidente del parlamento europeo Martin Schultz a Strasburgo. Nel suo discorso, Malala ha detto che la forza di un paese non si misura in base al suo esercito, ma all'educazione del suo popolo. "Questi bambini non vogliono un Iphone, una X-box, una Playstation o dei cioccolatini. Vogliono solo un libro e una penna".

Il sito di Malala.
Il blog di Malala.
Il discorso di Malala alle Nazioni Unite:


Il diario di Malala del 2009 e qui la traduzione in italiano:

Sabato 3 gennaio: “Ho paura” Ho fatto un sogno terribile ieri, con gli elicotteri militari e i talebani. Faccio questi incubi dall’inizio dell’operazione dell’esercito a Swat. Mia madre mi ha preparato la colazione, e sono andata a scuola. Avevo paura di andare perché i talebani hanno emanato un editto che proibisce a tutte le ragazze di frequentare la scuola. Solo 11 compagne su 27 sono venute in classe. Il numero è diminuito a causa dell’editto dei talebani. Per la stessa ragione, le mie tre amiche sono partite per Peshawar, Lahore e Rawalpindi con le famiglie. Mentre tornavo a casa, ho sentito un uomo che diceva “Ti ucciderò”. Ho affrettato il passo, guardandomi alle spalle per vedere se mi seguiva. Ma con grande sollievo mi sono resa conto che parlava al cellulare. Minacciava qualcun altro.
Domenica 4 gennaio: “Devo andare a scuola” Oggi è vacanza, e mi sono svegliata tardi, alle 10 circa. Ho sentito mio padre che parlava di altri tre cadaveri trovati a Green Chowk (al valico). Mi sono sentita male sentendo questa notizia. Prima del lancio dell’operazione militare, andavamo spesso a Marghazar, Fiza Ghat e Kanju per il picnic della domenica. Ma ora la situazione è tale che da un anno e mezzo non facciamo più un picnic. Andavamo sempre anche a passeggiare dopo cena, ma adesso torniamo a casa prima del tramonto. Oggi ho aiutato un po’ in casa, ho fatto i compiti e ho giocato con mio fratello. Ma il mio cuore batteva forte — perché devo andare a scuola domani.
Lunedì 5 gennaio: “Non indossare vestiti colorati” Mi stavo preparando per la scuola e stavo per indossare la divisa, quando mi sono ricordata di ciò che il preside ci ha detto: “Non indossate le divise, e venite a scuola in abiti normali”. Perciò ho deciso di mettermi il mio vestito rosa preferito. Anche altre ragazze indossavano abiti colorati, per cui c’era un clima molto casalingo in classe. Una mia amica è venuta a chiedermi: “Dio mio, dimmi la verità, la nostra scuola sarà attaccata dai talebani?”. Durante l’assemblea del mattino, ci è stato detto di non indossare più vestiti colorati, perché i talebani sono contrari. Dopo pranzo, a casa, ho studiato ancora un po’, e poi la sera ho acceso la tv. Ho sentito che a Shakarda viene rimosso il coprifuoco che era stato imposto 15 giorni fa. Sono contenta perché la nostra insegnante di inglese vive nella zona e adesso forse riuscirà a venire a scuola.
Mercoledì 7 gennaio: “Né spari né paura” Sono stata a Bunair in vacanza per Muharram (una festività musulmana). Adoro Bunair per via delle sue montagne e dei suoi rigogliosi campi verdi. La mia Swat è anch’essa molto bella, ma non c’è pace. Ma a Bunair c’è pace e tranquillità. Non ci sono spari né paura. Siamo molto felici. Oggi sono stata al mausoleo di Pir Baba e c’era tanta gente, loro erano lì per pregare, noi per un’escursione. C’erano negozi che vendevano bracciali, orecchini e bigiotteria. Ho pensato di comprare qualcosa, ma niente mi ha colpito particolarmente, mentre mia madre ha comprato degli orecchini e dei bracciali.
Mercoledì 14 gennaio: “Potrebbe essere l’ultima volta che vado a scuola” Ero di cattivo umore sulla strada della scuola, perché le vacanze invernali cominciano domani. Il preside ha annunciato quando iniziano le vacanze, ma non ha detto quando la scuola riaprirà. E’ la prima volta che succede. In passato, la data di riapertura veniva sempre annunciata chiaramente. Il preside non ci ha detto perché non l’abbia fatto, stavolta, ma io credo che i talebani abbiano annunciato che l’editto contro l’istruzione femminile entrerà in vigore ufficialmente a partire dal 15 gennaio. Stavolta le ragazze non sono così entusiaste di andare in vacanza, perché sanno che, se i talebani applicano l’editto, non potremo mai più andare a scuola. Alcune compagne erano ottimiste e dicevano che certamente la scuola riaprirà a febbraio, ma altre mi hanno confidato che i genitori hanno deciso di lasciare Swat e di trasferirsi in altre città per il bene della loro istruzione. Visto che oggi era l’ultimo giorno di scuola, abbiamo deciso di giocare nel cortile un po’ più a lungo. Io credo che la scuola un giorno riaprirà, ma mentre tornavo a casa ho guardato l’edificio pensando che potrei non tornarci mai più.
Giovedì 15 gennaio: “Il suono dell’artiglieria riempie la notte” Il rumore del fuoco dell’artiglieria riempiva la notte, e mi ha svegliata tre volte. Ma dal momento che non c’è scuola, mi sono alzata più tardi, alle 10 del mattino. Poi è venuta a casa la mia amica e abbiamo parlato dei compiti. Oggi è il 15 gennaio, è l’ultimo giorno prima che entri in vigore l’editto talebano, e la mia amica continuava a parlare dei compiti, come se non stesse accadendo niente al di fuori dell’ordinario. Oggi ho anche letto il diario che ho scritto per la BBC (in urdu) e che è stato pubblicato sul giornale. A mia madre piace il mio pseudonimo “Gul Makai”, e ha detto a mio padre “perché non cambiamo il suo nome e la chiamiamo Gul Makai?” Anche a me piace perché il mio vero nome vuol dire “addolorata”. Mio padre dice che alcuni giorni fa qualcuno gli ha mostrati una copia di questo diario dicendo quanto sia fantastico. Papà ha sorriso, ma non poteva nemmeno dire che l’autrice è sua figlia.

Ma cosa vuol dire essere un bambino in Pakistan? Scoprilo con questo documentario.
E per finire, un documentario su Malala e le sue compagne:




La scienza: un gioco da ragazze

Cosa c'è in questa pagina?

- un quiz: scopri la scienziata che è in te
- profili di donne scienziate: una veterinaria ricercatrice e un'ingegnera
- scopri i motivi per cui la scienza ha bisogno di te
- la pagina facebook
- la mappa dei lavori da sogno che la scienza offre




COSE DA MASCHI E COSE DA FEMMINE

Se nasce un bambino appendono il fiocco blu, gli comprano le macchinine, lo iscriveranno a calcio. Se nasce una bambina il fiocco è rosa, le comprano bambole, la iscriveranno a danza. Questo è l’ABC del genere sessuale che sperimentiamo fin dai primissimi anni di vita.
Sono stereotipi: visioni semplificate e largamente condivise. C'è lo stereotipo del Natale con la neve, le renne e i regali, quello della cucina italiana come la più raffinata del mondo, quello del rock associato al consumo di droghe, e quello che stabilisce fin dalla nascita cosa un maschio e una femmina possono o non possono fare.
Ci sono stereotipi innocui e altri, come quelli sui maschi e sulle femmine (stereotipi di genere), che devono essere cambiati perché sottendono gravi ingiustizie.
A volte si assumono per comodità, o ne siamo immersi; formano e condizionano il nostro immaginario.

Ma esistono davvero “cose da maschi” e “cose da femmine”? Cosa ne pensano i bambini? Abbiamo visto questo video dopo aver r isposto alle stesse domande:


Cosa ne pensano gli adolescenti? In questo video parlano gli studenti del liceo tecnologico Molinari di Milano:


Quasi tutti i paesi europei  dispongono di politiche in materia di parità tra i sessi nel campo dell’istruzione o intendono dotarsene. L’obiettivo primario è superare i tradizionali ruoli e gli stereotipi legati al sesso. 
Scarse sono le iniziative dei governi volte a informare i genitori sulle tematiche della parità tra i sessi e a coinvolgerli maggiormente nella promozione della parità di genere nel mondo dell’istruzione. Tra gli altri obiettivi vi sono: l’aumento della presenza delle donne negli organi decisionali, il superamento dei modelli relativi ai risultati educativi in funzione del sesso, e la lotta alle molestie basate sul genere nelle scuole.

Ecco come si esprime la Commissione europea sull'uguaglianza di genere.
Consideriamo alcuni dati e proviamo a fare qualche riflessione:

% di occupati - uomini e donne nell'Unione Europea


% di occupati secondo il sesso e lo stato familiare