giovedì 30 maggio 2013

Evoluzione

L’evoluzione è l’insieme delle modificazioni successive che portano, in un tempo sufficientemente lungo, a cambiamenti di tipo morfologico (=relativo alla forma), strutturali e funzionali nei viventi.
La sede di variazione è il DNA. Quando il patrimonio genetico di un individuo viene trasmesso alla sua progenie (i suoi figli) i cambiamenti passano alla nuova generazione, fino all'emergenza di nuove specie.
La selezione naturale è un meccanismo che conserva le variazioni favorevoli ed elimina quelle sfavorevoli, portando all’accumulo di cambiamenti in una popolazione. Ci sono le evidenze paleontologiche (fossili) a confermare che tutti gli organismi derivino, attraverso un processo di divergenza, da progenitori ancestrali comuni.

La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto". Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti… o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell'organismo e da quella delle condizioni  (Charles Darwin, L'origine delle specie, 1859)

Esempio tipico è l'evoluzione del collo delle giraffe.
Una mutazione genetica che ha prodotto in alcuni individui un collo più lungo si è rivelata vantaggiosa, perché questi soggetti potevano raggiungere più facilmente le foglie di alberi alti, nutrirsi meglio e di più, rispetto agli individui che non potevano raggiungere le foglie poste in alto.
La conseguenza era una più elevata probabilità di sopravvivenza e di riproduzione (e dunque una maggiore probabilità di trasmettere il proprio patrimonio genetico): cioè un adattamento all'ambiente migliore rispetto agli individui col collo più corto.



Darwin, nel capitolo 4 del suo libro The Origin of Species, dedicò un paragrafo alla definizione di un altro tipo di selezione, distinta da quella prodotta dall’ambiente. nota come selezione sessuale ed operata dalla competizione tra maschi (che lottano per conquistare la compagna) e dalla scelta delle femmine, sulla base di caratteristiche comportamentali o ornamentali, come il canto ed il piumaggio degli uccelli (es. il pavone).

Darwin studiò gli animali delle isole Galapagos.

Il viaggio del Beagle
In particolare, in ognuna di queste isole viveva una diversa specie di fringuello che si distingueva dalle altre per dimensioni, piumaggio e per forma del becco.



Darwin notò che i fringuelli che si nutrivano di semi con guscio duro avevano un becco tozzo e robusto, mentre quelli che si nutrivano di insetti avevano un becco più sottile. Ipotizzò che le varie specie di fringuelli si fossero evolute a partire da un'unica specie più antica, adattatasi alle diverse caratteristiche ambientali ed alla conseguente dieta disponibile, suggerendo l'idea che l'evoluzione di una specie doveva far sì che questa si adattasse meglio all'ambiente circostante. In modo simile lavorano gli allevatori, che ottengono specie con le caratteristiche desiderate incrociando tra loro alcuni animali selezionati. Darwin concluse che in natura un meccanismo di selezione analogo a quello dell’allevatore, per cui gli individui adatti sopravvivono mentre i non adatti vengono eliminati.

 Un caso di evoluzione direttamente osservato è quello della farfalla delle betulle, la Biston betularia, che presenta, insieme ad individui con le ali chiare punteggiate di nero, delle forme melaniche ad ali scure. Questa farfalla notturna si posa sui tronchi di betulla, tipicamente chiari con screziature scure; su tale sfondo, la colorazione chiara le rende quasi invisibili ai predatori.




Fino al 1845 tutti gli esemplari osservati di Biston betularia erano prevalentemente di colore chiaro, ma con lo sviluppo delle fabbriche alimentate a carbone e la presenza di particelle di fuliggine nell’atmosfera, i tronchi di betulla vennero coperti da uno strato di polvere scura, sulla quale le farfalle ad ali bianche erano ben visibili. Le falene scure divennero favorite, ed il loro numero cominciò ad aumentare La sostituzione degli esemplari ad ali chiare con quelli ad ali nere fu molto rapida; si osservò un ritorno alla prevalenza di farfalle ad ali chiare solo dopo le norme antinquinamento che ridussero la presenza di fuliggine negli scarichi industriali.

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