mercoledì 28 novembre 2012

Prepariamo l'Open Day - classe 2A

PROFUMO
Si chiama profumo una miscela di una base di alcol o sostanze oleose, con sostanze odorose, il cui uso è principalmente quello di procurare sensazioni gradevoli.
Componenti essenziali sono soprattutto l'alcool ed essenze naturali in esso disciolte, oppure, come sempre più spesso accade, elementi sintetici profumati, chiamati "materie odorose" nel linguaggio specialistico.
 Per la composizione di un profumo vengono mescolati insieme da 30 ad 80 elementi profumati, scelti fra le circa 200 essenze naturali ed i quasi 2000 elementi sintetici esistenti.
A seconda della concentrazione dei principi odorosi in essi contenuti, distinguiamo alcune categorie:

- Eau de Cologne (3–5 %, cioè 3-5 gocce di principio odoroso e 97 gocce di alcol)
- Eau de Toilette (6–9 %)
- Eau de Parfum (da 10–14 % fino a 20 %)

METODI DI PREPARAZIONE
DISTILLAZIONE IN CORRENTE DI VAPORE
Si fa passare il vapore attraverso una grande quantità di componenti vegetali da cui si vuole estrarre l'olio essenziale e si fa raffreddare. Il vapore condensa e sull'acqua galleggia l'olio essenziale estratto.


ENFLEURAGE
Si adagiano i petali di fiori fragili come il gelsomino e la tuberosa che mal sopportano il calore su un telaio ricoperto di grasso, che ne assorbe l’odore. L’operazione viene rinnovata circa 30 volte. Si ottiene quindi una pomata profumata. Si raschia la pomata dal telaio e la si lava in alcool, ottenendo un olio profumato che viene filtrato, dando origine all’”assoluto” dal quale si raffinerà il profumo. SPREMITURA
La spremitura è una tecnica di estrazione riservata alle scorze degli agrumi, che si avvale di azioni meccaniche quali raschiatura, pressione, centrifugazione, ecc… Si pressano o raschiano le scorze per svuotare le cellule oleose del loro contenuto odoroso, che viene in seguito centrifugato e filtrato, per ricavare l’olio essenziale o essenza.
ESTRAZIONE CON SOLVENTI In un apposito recipiente si effettuano ripetuti lavaggi della materia naturale con un solvente volatile (ad esempio l’esano C6H14) che possiede un alto potere solubilizzante e si elimina facilmente per evaporazione. Noi abbiamo usato l'etanolo (alcol etilico).

LA PIRAMIDE OLFATTIVA
 E’ costituita da 3 livelli che permettono di illustrare lo sviluppo temporale della fragranza:

• NOTE DI TESTA
• NOTE DI CUORE (O CORPO)
• NOTE DI FONDO (O CODA)

Esse caratterizzano le varie fasi di persistenza del profumo. Le note di testa si percepiscono durante i primi 10 minuti dopo l’applicazione; leggere e fresche, attirano l’attenzione e fanno intuire l’evoluzione del profumo, fondendosi con gradualità e armonia alle note di cuore. Le note di cuore (o corpo) sono rappresentate dagli elementi più pesanti che si sprigionano per circa 4/6 ore e che esprimono il tema principale o carattere del profumo. Le note di fondo (o coda) sono elementi persistenti e meno volatili che durano anche più giorni e che sono avvertite solo impercettibilmente attraverso le note di testa.

CLASSI OLFATTIVE
Questa suddivisione è particolarmente utile per orientare la scelta nel vasto mondo dei profumi. Esistono criteri rigorosi per la classificazione dei profumi, che si dividono in sette classi olfattive e in varie sottoclassi.
AGRUMATO ( O ESPERIDATO) Sono note spesso fresche e leggere derivanti da agrumi quali il bergamotto, il mandarino, l' arancio amaro, il limone e il cedro.
AMBRATO Da una sostanza animale chiamata "ambra grigia" prodotta dal capodoglio oppure creata in laboratorio, il cui odore è ricco di sfumature animali, legnose balsamiche e simili al tabacco. CIPRIATO Deriva dal nome del profumo che Francois Coty lanciò nel 1917, ispirato dalle suggestive emozioni dell' isola di Cipro.
FIORITO Suddivisa in due grandi categorie: i verdi ricavati da galbano (Ferula gummosa), lentisco, prezzemolo e foglie di violetta, e i fioriti-fioriti con predominanza di fiori con una profumazione intensa come la rosa, il geranio, la tuberosa, i fiori d' arancio ed altri.
FOUGERE Significa felce (traduzione letterale della parola francese), e comprende essenzialmente tutti i profumi maschili che hanno un accordo nato dall'abbinamento di muschio di quercia e lavanda, del legno del patchouly, del geranio e del bergamotto.
LEGNOSO E’ caratterizzato da note legnose come quella del sandalo o del patchouly.
MUSCHIATO O CUOIATI Sono proprio le note muschiate a dare alle fragranze sostanza e profondità e tra le tante sfumature. Le più utilizzate sono il muschio di quercia e quello d'albero, mentre le altre hanno la base legnosa o di cuoio. Il muschio vegetale non deve essere confuso con il musk, sostanza di origine animale.

COME SENTIAMO I PROFUMI

Le cellule olfattive sono distribuite in una zona ristretta della parte più alta delle fosse nasali e sono circa 50 milioni. Hanno un prolungamento che termina in una serie di peluzzi olfattivi che reagiscono con le sostanze odorose e danno origine all’impulso nervoso. I prolungamenti centrali delle cellule olfattive costituiscono le fibre del nervo olfattorio, che penetrano nella cavità cranica attraverso la lamina cribrosa dell’osso etmoide, e terminano nel bulbo olfattorio dell’encefalo.

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